Popolo di «madonnari» quello partenopeo. Devozione mariana alle stelle, in una hit-parade che vede sul podio sicuramente La Madonna di Montevergine, quella dell’Arco e la Vergine di Piedigrotta. Difatti, dal 1500 a seguire, grazie alla politica urbanistica del vicere don Pedro de Toledo, l’ asse di interesse esaurendosi verso il Tribunale e i Quartieri Spagnoli, fu rivolto a un’espansione della città in direzione di Pozzuoli. Comincia a prendere corpo, così, la venerazione per la Madonna di Piedigrotta – il suo santuario si trovava in quella zona che tanto piaceva a don Pedro – , emarginando la Madonna del Carmine che per la sua collocazione territoriale vicino al Mercato, viene ad essere specifica della protezione dei commerci. lI napoletano che, per indole, ha sempre voluto avere un rapporto «a tu per tu» con il sacro, anche con le Madonne confermava questo suo modo di fare. Lo dimostra, ad esempio, il fatto che molte tavolette votive portano la sigla «V.F.G.A.», ovvero «Voto Fatto, Grazia Avuta»: solo a grazia ricevuta, il devoto pagava la promessa. Una fede con garanzia.